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Bonifici: dal 9 ottobre 2025 scatta la verifica del beneficiario

Bonifici: dal 9 ottobre 2025 scatta la verifica del beneficiario

Dal 9 ottobre 2025 entra in vigore l’obbligo di verifica del beneficiario per i bonifici, prima che il pagamento venga autorizzato. L’obiettivo è prevenire errori e ridurre le possibilità di frodi. Per le imprese si tratta di un cambiamento con impatti pratici e organizzativi.

    Verifica del beneficiario dei bonifici: una novità che riguarda tutti i pagamenti aziendali

    Dal 9 ottobre 2025 entra in vigore l’obbligo di verifica del beneficiario per i bonifici, sia istantanei sia ordinari.
    Prima che un pagamento venga autorizzato, le banche confronteranno l’IBAN e il nome del beneficiario.

    L’obiettivo è chiaro: prevenire errori e ridurre le possibilità di frodi. Per le imprese, che gestiscono grandi volumi di pagamenti come stipendi e fornitori, si tratta di un cambiamento con impatti pratici e organizzativi.
     

      Come funziona la verifica del beneficiario?

      Gli esiti possibili sono tre: 

      • Corrispondenza piena: il pagamento può procedere senza problemi.
      • Corrispondenza parziale: IBAN e nome non coincidono perfettamente (ad esempio per accenti, doppi cognomi o ragione sociale abbreviata).
      • Nessuna corrispondenza: dati incoerenti, con alto rischio di errore o truffa.

      In caso di corrispondenza parziale o assente, la decisione finale resta comunque al cliente, che può scegliere se proseguire o fermarsi.
       

        Perché conviene prepararsi in anticipo?

        Questa novità rafforza la sicurezza ma introduce anche nuove complessità:

        • un errore anagrafico può rallentare l’esecuzione dei pagamenti;
        • nei lotti stipendiali o nei pagamenti a più fornitori, i casi di mismatch possono moltiplicarsi;
        • le frodi da sostituzione IBAN diventano più difficili ma non scompaiono del tutto, quindi restano fondamentali le procedure interne di controllo.
           

          3 azioni concrete per prepararsi alla verifica IBAN e beneficiario

          Un approccio proattivo può evitare disservizi e perdite di tempo. 

          • Verificare le anagrafiche: controllare che nome, cognome o ragione sociale e IBAN siano riportati in modo corretto nei sistemi aziendali, facendo attenzione a dettagli come accenti, doppi cognomi o conti cointestati.
          • Lanciare un “IBAN check” interno: chiedere a dipendenti e collaboratori di riconfermare le proprie coordinate bancarie, aggiornandole se necessario.
          • Coinvolgere i collaboratori con chiarezza: spiegare ai dipendenti l’importanza di fornire dati esatti. Anche un piccolo errore può generare ritardi nello stipendio: una comunicazione trasparente favorisce la collaborazione.
             

            9 ottobre 2025: una scadenza da segnare in agenda

            Dal 9 ottobre 2025 banche e prestatori di pagamento dovranno consentire non solo l’invio e la ricezione di bonifici istantanei, ma anche la nuova verifica obbligatoria del beneficiario su tutti i bonifici, inclusi gli ordinari.

              Meglio prevenire che rincorrere

              Dal prossimo autunno i bonifici diventeranno più sicuri, ma anche più esigenti in termini di accuratezza dei dati. Prepararsi oggi significa ridurre i rischi di errori domani, garantendo che i flussi di pagamento, dagli stipendi ai fornitori, restino puntuali e senza intoppi.

              Un piccolo dettaglio come un IBAN scritto in modo scorretto può fare la differenza: meglio controllarlo subito che dover rincorrere i problemi a posteriori.
               

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